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Il colore delle note per un Cantante

2025-04-08 15:48

Aldo Sabatini

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Il colore delle note per un Cantante

Per un cantante, conoscere le note che sta cantando non è solo una questione tecnica, ma emotiva. Più che sapere se si tratta di un Do o di un Mi, è fondamental

Per un cantante, conoscere le note che sta cantando non è solo una questione tecnica, ma emotiva. Più che sapere se si tratta di un Do o di un Mi, è fondamentale percepire il "colore" che quella nota aggiunge all'accordo, l'emozione che sprigiona nel contesto armonico. Ogni nota, su un certo accordo, può evocare sensazioni molto diverse: tensione, dolcezza, malinconia, stabilità…

È qui che entra in gioco la consapevolezza del contesto musicale. Prendiamo ad esempio Noemi: nel finale di un brano, su un accordo di Do maggiore settima, canta un Sol con l’intenzione di un Si – che è la settima dell’accordo, e quindi porterebbe una tinta malinconica e sofisticata. Ma il Sol, essendo la quinta, è una nota più stabile e meno intensa emotivamente. Il risultato? Una nota che non centra né l'intonazione precisa né l’effetto emotivo voluto, perché manca la piena consapevolezza del ruolo che quella nota ha nell’armonia.

Per questo motivo, sviluppare l’orecchio armonico ed emotivo è forse più importante che saper solfeggiare ogni nota con precisione. Non che il solfeggio sia inutile – è uno strumento fondamentale – ma nella performance, ciò che davvero colpisce è la capacità di usare la voce per trasmettere emozioni, sapendo dove si è nell’accordo, e cosa si sta dicendo con quella nota.

Un esempio curioso? Pharrell Williams ha un orecchio assoluto molto particolare: percepisce le note come colori. È un tipo di sinestesia che ci ricorda quanto la musica sia, prima di tutto, un linguaggio sensoriale. Forse anche per i cantanti può essere utile iniziare a pensare alle note non solo come suoni da intonare, ma come sfumature emotive da colorare con consapevolezza.