Il 26 marzo segna l’anniversario della scomparsa di Ludwig van Beethoven (1827), compositore la cui musica non solo ha rivoluzionato la storia classica, ma può anche diventare uno strumento prezioso per lo sviluppo vocale. In questo articolo analizzeremo un esercizio tecnico basato su Per Elisa, progettato per migliorare l’agilità  e favorire l’emersione di un vibrato naturale.
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Fondamenti scientifici dell’esercizio
L’efficacia di questo approccio poggia su tre principi biomeccanici:
Controllo degli intervalli ravvicinati: La sequenza Mi-Re#-Mi-Re#-Mi (E-D#-E-D#-E) obbliga le corde vocali a rapidi aggiustamenti di tensione e massa, stimolando la coordinazione neuromuscolare tra cricoaritenoidei (CA) e tiroaritenoidei (TA).
Transizione tra registri: L’ascesa graduale nella tessitura richiede un adattamento dinamico del mix voice, evitando fratture (breaks) grazie al bilanciamento tra CT (cricotiroidei) e TA.
Micro-oscillazioni e vibrato: La riduzione progressiva della distanza tra le note induce un’oscillazione di frequenza (5-7 Hz) simile al vibrato fisiologico, generato dal feedback tra sostegno diaframmatico e rilassamento laringeo.
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Protocollo dettagliato dell’esercizio "Beethoven Runs"
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1. Fase di impostazione (sillaba neutra)
Note: E-D#-E-D#-E (prime 5 note di Per Elisa).
Sillaba: /la/ o vocale aperta (/ɑ/), per minimizzare l’impatto delle consonanti sull’articolazione laringea.
Obiettivo: Attivare una chiusura cordale efficiente senza costrizioni (evitare hard glottal attack).
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2. Espansione della tessitura
Pattern ascendente: Ripetere la sequenza salendo per toni o semitoni (es. E → F# → G#).
Monitoraggio: Mantenere una risonanza di maschera costante (sensazione di vibrazione negli zigomi) per evitare il flipping nel registro di testa.
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3. Velocizzazione progressiva
Metronomo: Iniziare a 60 BPM, aumentare gradualmente fino a 120 BPM.
Focus: Ridurre al minimo il gap tra le note (legato perfetto), sfruttando il flusso d’aria costante (sostegno diaframmatico).
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4. Transizione al vibrato
Tecnica:
Ridurre l’intervallo a microtoni (es. E → E♮+20 cents).
Introdurre una leggera pulsazione addominale (1-2 cm di movimento) per innescare l’oscillazione.
Verifica: Il vibrato dovrebbe emergere spontaneamente come risultato del rilassamento laringeo (non forzato).ù
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Analisi dei beneficiÂ
Agilità : Migliora la velocità di transizione tra note grazie al rafforzamento dei muscoli TA (controllo della massa cordale).
Vibrato: Promuove un’oscillazione fisiologica (non simulata), evitando i tremoli indotti da eccessiva pressione sottoglottica.
Stabilità laringea: L’esercizio contrasta l’ipertono dei muscoli estrinseci (sternoioideo, omoioideo) spesso causa di rigidità .
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Adattamenti per livelli avanzati
Aggiunta di consonanti: Usare /m/ o /n/ per aumentare il ring nasale (migliora la risonanza).
Modulazione dinamica: Eseguire il pattern con crescendo-diminuendo (es. piano → forte → piano) per allenare il controllo del flusso aereo.
Estensione cromatica: Applicare la sequenza a scale cromatiche o arpeggi minori.
Soluzione alternativa: Ridurre l’intervallo a terze minori e usare vocali semichiuse (/e/, /o/).
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Prova l’esercizio e condividi la tua esperienza nei commenti!
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Aldo Sabatini - Vocal coach
www.aldosabatini.it