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Mogol su Giorgia: "Canta come 30 anni fa". Ma perché lo ha detto davvero?

2025-02-21 15:22

Aldo Sabatini

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Mogol su Giorgia: "Canta come 30 anni fa". Ma perché lo ha detto davvero?

Mogol su Giorgia: "Canta come 30 anni fa". Ma perché lo ha detto davvero?

Mogol, una delle figure più autorevoli della musica italiana, ha recentemente dichiarato che Giorgia canta come si cantava trent’anni fa. Un’affermazione che ha suscitato molte reazioni, tra chi la vede come un complimento e chi invece come una critica implicita all’attuale panorama musicale.

Ma il punto interessante non è tanto stabilire se Mogol abbia ragione o torto, quanto capire perché ha detto una cosa del genere. Perché oggi sentire un’artista come Giorgia sembra quasi anacronistico?

L’evoluzione (o disevoluzione) del canto nella musica pop

Negli ultimi decenni, la musica pop si è evoluta verso strutture semplici, dirette ed essenziali. La tendenza è quella di costruire canzoni su quattro accordi dritti, senza particolari variazioni armoniche e senza lasciare troppo spazio a complessità vocali.

Di conseguenza, anche le voci si sono adattate: oggi si canta in modo molto più lineare, con meno virtuosismi. Il mercato richiede melodie facili da ricordare e da cantare, e anche gli artisti più talentuosi spesso scelgono di non osare troppo, perché semplicemente non è richiesto dal contesto musicale attuale.

Ecco perché, se da una parte Giorgia rappresenta un’eccezione, dall’altra non significa che i cantanti di oggi non siano bravi. Anzi, molti di loro avrebbero le capacità per fare virtuosismi, ma scelgono di non farlo per adattarsi a uno stile più minimalista e diretto.

Autotune e voci dritte: la standardizzazione del suono

Un altro fattore fondamentale è l’uso dell’autotune. Oggi, anche nei brani dove la correzione non è usata in modo eccessivo, c’è comunque una forte tendenza a raddrizzare le voci. Questo porta a uno stile di canto più rigido, più "dritto" e meno sfumato rispetto al passato.

Il vibrato, per esempio, che una volta era una caratteristica distintiva delle grandi voci, oggi viene utilizzato molto meno. Il motivo? Un suono troppo "naturale" rischia di stonare in mezzo a produzioni iper-perfette e digitalizzate.

Giorgia e il "canto di una volta"

Giorgia, invece, non ha mai abbandonato la tecnica del canto espressivo e sfumato. Il suo stile è caratterizzato da:

  • Riff e run (serie di note veloci che decorano la melodia)
  • Melismi (ornamenti vocali tipici di soul e R&B)
  • Uso ricco del vibrato
  • Variazioni dinamiche ed emotive

Tutti elementi che oggi sono sempre più rari nella musica pop italiana e internazionale. Questo non significa che uno stile sia meglio dell’altro, ma di certo la voce di Giorgia spicca perché ci siamo disabituati ad ascoltare questo tipo di vocalità.

Quindi Mogol ha ragione?

Dipende da come si interpreta la sua frase. Dire che Giorgia canta "come 30 anni fa" non è necessariamente un’accusa di anacronismo, ma una constatazione di quanto il canto nel pop sia cambiato nel tempo.

Oggi siamo immersi in un mondo musicale più standardizzato, più "dritto", più digitale. Giorgia, con il suo stile, rappresenta un’eccezione e forse proprio per questo Mogol ha voluto sottolinearlo.

Ma allora la domanda è: siamo noi ad esserci abituati a un canto più piatto o è la musica ad essersi semplificata?

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